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"Placida, altruista, intelligente, bella. Grande cuoca. Di donne come te non ce ne sono più, hanno buttato via lo stampo". "L'icona della Moglie dell'Artista", la definisce il celebre romanziere Sam Shapiro. È la moglie del grande editore ottantenne Herb Lee. Trent'anni più giovane di lui, completamente dedita da quasi altrettanti al grande leone dell'editoria, Pippa lo accompagna nella sua ultima imprevedibile decisione: trasferirsi da Manhattan a Marigold Village, un comprensorio per pensionati fuori città, fra i tagliaerbe rumorosi del quartiere residenziale e i caffè suburbani consumati in fretta la mattina. E da quella prospettiva percepita come una velata anticamera della morte, Pippa, come una Mrs Dalloway contemporanea, si sposta tra i ricordi pericolanti di una memoria incerta. Dietro l'immagine olimpica della donna perfetta del presente, compare all'improvviso la ragazza dall'infanzia sofferente che la fuga a New York e gli incontri con un'umanità variamente "spostata" mettono a rischio di naufragio. Fino all'incontro con Herb, che le regala l'agio, i figli, la sicurezza, la salvezza. Ma sarà stata davvero una fortuna incontrare quest'uomo? Sarà la vita, il più imprevedibile dei narratori, a scrivere il finale di questa storia.